Be curious!
Spesso mi viene chiesto, durante un corso o durante un intervento, come far accettare un progetto realizzato con Cinema 4D dal “cliente”: non sto parlando di particolari effetti di rendering applicati ad un progetto ma del progetto stesso, ovvero della “sostanza”. Non esiste un’unica ricetta ma il più delle volte l'”ispirazione finale” nasce dalla necessità di accontentare sia la richiesta del cliente che l’amor proprio; perchè di amor proprio si tratta quando si lavora per la committenza e non per se stessi.
A volte la nostra creatività può venir mediata da mere questioni economiche, e questo può starci in quanto siamo calati in un mercato condizionato dal binomio domanda-offerta e non viviamo in quanto “artisti” alla corte di Lorenzo il Magnifico. Più spesso il nostro “saper fare” si scontra con una posizione intransigente del cliente per motivi meno manifesti ma non per questo meno pericolosi per il nostro stesso equilibrio mentale.
Su tre, quattro proposte presentate al cliente, il più delle volte questi sceglierà quasi sicuramente la meno problematica dal punto di vista dell’aspetto comunicativo; probabilmente la più lineare e consona all’immagine percepita dall’utilizzatore finale. Sovente la scelta operata sarà la meno coraggiosa e probailmente la meno appagante per il progettista; ma sarà l’ennesima conferma dell’esistenza di un gap più emozionale che culturale tra professionista e committenza. Ora, per raggiungere il nostro obiettivo, si tratta di colmare questo gap.
Come riporta Franca Sozzani in un suo tweet “There is no school that can teach you how to become creative”. Se non sei all’altezza di comprendere questo, il problema non è del cliente: lui lo risolverà scegliendo qualcun altro. Il problema è solamente tuo (designer, creativo, architetto, scrittore, progettista o qualunque cosa tu sia o voglia diventare) nel momento in cui decidi di fare qualsiasi lavoro. Prima di imparare lo “strumento” devi aver studiato abbastanza per portarlo a fare quello che vuoi. Ma spesso non basta. Per poter far accettare un progetto nel quale credi fermamente devi poterlo giustificare con solide motivazioni; e le motivazioni non si studiano ma si assimilano lentamente da tutto quello che ci circonda.
Quindi “Be curious”.
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