TRE ICONE DEL DESIGN DI AALTO, CASTIGLIONI E DE LUCCHI
Uno dei motori di render per Cinema 4D che ha subito notevoli miglioramenti nella facilità di utilizzo è sicuramente Corona Renderer. Pochi settaggi nell’interfaccia d’uso sono sufficienti per ottenere render di interni assolutamente apprezzabili: nell’ultima release sono state anche introdotte novità per il compositing che risolvono dettagli importanti e che rendono il motore di render ancora più performante.
Ovviamente uno degli aspetti più importanti da considerare è la cura nella costruzione dei materiali. I “canali” dei materiali per Corona sono molto simili a quelli nativi di Cinema e, per chi avesse già dimestichezza con Vray, non vi sono particolari differenze nel loro utilizzo.
In questo articolo non affronterò alcun dettaglio tecnico particolare ma vi regalo i modelli di tre oggetti assolutamente lontani tra loro per design, materiali e funzionalità: il vaso Savoy di Alvar Aalto, un oggetto poco noto di Achille Castiglioni, il posacenere Spirale ed un’icona delle lampade del secolo scorso ovvero la Tolomeo di De Lucchi.
Questi modelli di Cinema 4D sono forniti con materiali associati e creati per Corona C4D: gli oggetti free che potete scaricare liberamente dal mio sito ai link evidenziati nelle singole schede sono quindi pronti all’uso ed i set forniti possono darvi anche un’idea della facilità con la quale si possono illuminare gli oggetti (basta in effetti solo un corona sky).
VASO SAVOY
Il design di questo oggetto icona di Alvar Alto risale agli anni trenta; venne presentato la prima volta all’esposizione internazionale di Parigi del 1937 diventando da subito punto di riferimento per il design ardito e la lavorazione del vetro.
La forma sinuosa che ricorda la morbidezza dei tessuti è legata ad una sezione particolare che si restringe leggermente dall’alto al basso accentuando nel movimento la leggerezza dell’oggetto stesso. Il vaso venne utilizzato dall’architetto per l’Hotel Savoy di Helsinki ed era parte di una collezione di oggetti molto diversi tra loro pensati per il concorso che Aalto vinse per Iittala.
Realizzato in vetro soffiato a mano dapprima su stampi in legno (i primi prototipi con dei bastoni di diversa sezione affiancati) e poi in ghisa questo vaso rimane una delle icone che hanno attraversato indenni quasi novant’anni di storia del design. Il vaso dalla forma organica e fluida (spesso riferita alle prime opere dello scultore Hans Arp sebbene Aalto non specificò mai la vera fonte ispiratrice) nacque guardando alla cultura giapponese dell’ikebana, l’arte della composizione floreale di cui l’architetto era sicuro ammiratore.
ANNO: 1936
DESIGNER: Alvar Aalto
AZIENDA: Iitala
MODELLO 3D: Download file Cinema 4D
POSACENERE SPIRALE
Oggetto all’insegna del design funzionalista italiano è il posacenere “Spirale” di Achille Castiglioni: una boccia di acciaio accoglie sul bordo una molla a spirale di acciaio che trattiene la sigaretta, impedendole di cadere, facilmente asportabile per la pulizia del contenitore.
Un oggetto che nella sua semplicità costruttiva condensa il pensiero del progettista: gli oggetti di uso quotidiano sono il risultato dello studio dei comportamenti umani, li assecondano e non li forzano in manovre innaturali.
Nessun orpello decorativo quindi; la pulizia del design è affidata a due forme elementari che assolvono alla funzione: contenere la cenere e trattenere la sigaretta. La spirale è essa stessa citazione delle volute del fumo che salgono dalla sigaretta.
Il posacenere venne prodotto in prima istanza dal’azienda Bacci di Bologna in marmo del Belgio e silverplate questa versione è ormai introvabile) e poi in acciaio inox da Alessi. La prima versione è sicuramente più vicina ad un opera scultorea minimalista dove il marmo rappresenta l’elemento che nobilita un oggetto di per sé molto semplice: l’oggetto modellato con Cinema 4D e fornito con il materiale per Corona renderer, è invece la replica del posacenere oggetto nel 1986 di restyling da parte di Alessi.
ANNO: 1971
DESIGNER: Achille Castiglioni
AZIENDA: Alessi
MODELLO 3D: Download file Cinema 4D
LAMPADA TOLOMEO
Questo oggetto è una delle lampade più famose nella storia del design italiano: la Tolomeo prodotta da Artemide. Nata come lampada da tavolo poco più di trent’anni fa dalla matita di Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina la lampada Tolomeo è ormai diventata una famiglia di varianti e misure diversificate nelle diverse applicazioni.
Grazie alla struttura che si rifà alle lampade tecniche (chiamate “a molla” per il sistema di richiamo dell’asta portalampada) da tavolo di disegno per architetti ed ingegneri, questa lampada ha saputo condensare nella leggerezza del design e nell’uso funzionale dell’alluminio dei valori estetici che le hanno permesso di entrare in ambienti assolutamente eterogenei.
Artemide l’ha proposta in questi anni nelle versioni da tavolo, da terra, parete e a sospensione riuscendo nelle differenti scale a catturarne l’anima senza snaturare il prodotto finale. La versione modellata e resa disponibile è il faretto Tolomeo da parete: oggetto che ho usato, oltre che nel progetto di interni dello studio, anche in diversi progetti tra i quali la ristrutturazione “La Corte”
ANNO: 1987
DESIGNER: Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina
AZIENDA: Artemide
MODELLO 3D: Download file Cinema 4D
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