I PLUGIN C4D
Ogni nuova versione di Cinema 4D, periodicamente, implementa funzionalità che vanno ad integrare le caratteristiche del programma esistente: ma è con i plugin esterni che il software di modellazione e rendering della Maxon trova la capacità di interpretare al meglio operazioni complesse che solitamente troviamo risolte da software specifici. Vray e Corona ad esempio sono due plugin esterni sviluppati per il motore di render.
Esistono plugin cinema 4d nativi che servono ad esportare i file .c4d in altri formati compatibili, altri ancora, come i due che vediamo in questo articolo, invece ci possono aiutare durante le fasi di modellazione.
Cosa sono i plugin Cinema 4d e a cosa servono
I plugin cinema 4d sono dei file, gestibili dal software della Maxon che, come detto, sono in grado di compiere particolari attività. Di fatto sono dei software aggiuntivi prodotti da terze parti che, una volta scaricati dal sito del produttore o del distributore, devono essere inseriti nella cartella plugin presente nella cartella di installazione di Cinema 4D. Una volta riavviato il programma questi saranno disponibili dal menù “Plugin” visibile nella barra in alto.
Quando si modella un oggetto complesso il tempo è sempre un cattivo cliente con il quale avere a che fare: ecco che i plugin Cinema 4D ci aiutano non solo a risolvere un problema tecnico in modo agevole ma anche a farlo nel minor tempo possibile.
Nella progettazione di interni i dettagli sono fondamentali: visualizzare nel modo corretto anche quei componenti che a prima vista possono apparire secondari serve sicuramente a trasmettere un’idea di precisione e professionalità non comuni.
La corda nella decorazione di interni
Consideriamo ad esempio un elemento ricorrente nella decorazione e negli accessori: la corda intrecciata. E’ un oggetto che a diverse dimensioni e materiali possiamo trovare nei tendaggi, nelle passamanerie, negli elettrodomestici, negli elementi di ringhiera o semplicemente usato come elemento decorativo negli accessori. Con la corda di canapa infatti si possono decorare o realizzare un’infinità di oggetti, vasi, specchi, zerbini o elementi a muro. Ovviamente non tutti gli stili di arredamento sono compatibili con certe soluzioni decorative, ma se ben guardiamo, ci sono innumerevoli oggetti di design, anche contemporaneo, che prevedono la corda come elemento distintivo: basti pensare alle sedie con seduta e schienale realizzate in corda intrecciata.
Il colore ed il materiale diventano determinanti quando scegliamo di utilizzare la corda nei progetti di interior: naturale in canvas per uno stile di arredamento marinaro, nera per lo stile industriale, colorata per la decorazione di interni shabby-chic e sintetica in nylon bianco o trasparente quando ci muoviamo in spazi minimal. Troviamo corde colorate ed intrecciate in ristoranti, negozi di lusso ed esposizioni per sostenere bulbi di lampade o creare piccole alcove per i clienti. Quindi non pensiamo alla corda solo come un elemento da decorazione “fai da te” ma, soprattutto quando declinata nei nuovi materiali, utilizziamola per caratterizzare o separare ambienti contigui.
Costruire corde con cinema 4d: il plugin Reeper
Ovviamente, pensando alla modellazione con Cinema 4D, l’approccio più immediato sarebbe quello di utilizzare spline e nurbs nella realizzazione delle corde: il procedimento risulta però piuttosto lungo e poco pratico nel momento in cui si vogliono creare elementi complessi. Fortunatamente esiste un plugin gratuito che fa proprio al caso nostro: Reeper.
Nome: Reeper
A cosa serve: costruire corde, funi e trecce
Download: Codeworkers.de
Diversi anni fa avevo realizzato un tutorial dove raccontavo un metodo per creare un cavo intrecciato tipico dei vecchi telefoni a disco utilizzando mograph. Era un sistema piuttosto semplice ma che richiedeva un po’ di tempo ed era anche piuttosto limitato nelle possibilità. Ora quello steso cavo può essere realizzato in trenta secondi utilizzando questo plugin cinema 4d davvero facile da utilizzare.
E’ sufficiente tracciare la spline che descrive il tracciato della nostra corda, cliccare sul plugin ed inserirla come figlia della voce Reeper che apparirà tra gli oggetti del progetto [fig. 01]
Il plugin consente di creare nel dettaglio corde e trecce a più trefoli andando a generare oggetti parametrici che possiamo modificare anche successivamente.
Fig.01
I parametri da gestire sono davvero semplici:
Generale
spire: il numero delle spire presenti nella corda
raggio: il raggio di ogni singolo trefolo (non della corda completa)
trefoli: il numero dei singoli “fili” che compongono la corda
distanza: rappresenta il raggio della corda
Modalità: consente di scegliere la tipologia di corda o treccia da realizzare
Opzioni
Rotazione: rappresenta la rotazione della corda sulla spline
Offset: consente di traslare la corda rispetto all’ultimo punto della spline
Inizio: taglia la corda dall’inizio
Fine: taglia la corda dalla fine
Forma: consente di modificare il raggio della corda lungo il suo sviluppo
In Trefoli troviamo gli stessi parametri di gestione di una sweep mentre in Tappi possiamo definire il comportamento delle cime di chiusura delle nostre corde.
I divani Chesterfield: lo stile della vecchia Inghilterra
Lo “stile” Chesterfield è rappresentato da poltrone, divani e pouf inglesi realizzati in pelle, con lavorazione capitonnè, detta trapunta in italiano, secondo un modello originario risalente a un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento.
Il divano Chesterfield è uno dei pezzi di arredamento più riconoscibili. Non è raro trovarne uno in qualsiasi parte del mondo, sia che si tratti di una lobby di un hotel, di un ufficio o in un’abitazione privata.
La pelle utilizzata nella fabbricazione era ed è quella bovina, di primissima scelta e lavorata con particolare cura e attenzione: il nome Chesterfield non si riferisce al luogo di produzione originario del mobile, ma alla denominazione del feudo del conte Lord Phillip Stanhope, quarto Conte di Chesterfield (1694-1773), che avrebbe commissionato a un artigiano londinese il primo divano con questa tipica lavorazione, dotato di una morbida imbottitura del cuscino e di una seduta molto bassa, prendendo spunto dai divanetti delle carrozze dell’epoca.
Con la sua pelle di lusso, abbottonatura profonda, schiena bassa e braccia alte, questo classico si è trasformato da icona per gentiluomini e case signorili del vecchio impero britannico in un oggetto di arredamento molto ricercato per i proprietari di case in ogni angolo del mondo .
Il plugin EasyChesterfield di CInema 4D
La modellazione e la creazione di un divano o di una poltrona di questo genere, date le loro caratteristiche molto particolari sono rese semplici dall’utilizzo di un plugin, sviluppato in Italia, molto potente chiamato EasyChesterfield.
Nome: Easy Chesterfield
A cosa serve: creare cuscini, poltrone e divani con imputure stile Chesterfield
Download: c4dzone.com
Modellare un cuscino soprattutto se presenta bottoni ed impunture in stile Chesterfield non è mai una cosa semplice: lo diventa se utilizziamo questo plugin reperibile sul sito di C4dzone. E’ un plugin di libero utilizzo che vi consentirà di velocizzare questa fase di modellazione in modo impressionante.
Come per tutti i plugin è necessario scompattare il file nella cartella plugin di Cinema, avviare il programma per poi cominciare ad utilizzarlo. Volendo modellare un semplice cuscino possiamo partire da un parallelepipedo da 100x50x100 suddiviso in 5,3,5 segmenti
Lo rendiamo modificabile e selezioniamo in modalità punti i 12 punti centrali: a questo punto dal menù plugin selezioniamo Easychesterfield > Create Chesterfield per ottenere quanto in fig.02.
Fig.02
A questo punto si creerà un oggetto Superficie di suddivisione all’interno del quale troviamo un oggetto creato dal plugin. Questo oggetto nelle properties consente di modificare la smussatura della lavorazione chiamata capitonnè.
Queste proprietà che regolano tale lavorazione sono davvero intuitive:
Radius: il raggio iniziale dell’incavo
Height: la profondità degli incavi
Height segments: Aumenta il numero delle facce degli incavi (1 di default)
Rotation segments: Aumenta le grinze in prossimità dell’incavo (8 di default)
Dig Percent: E’ la scala generale di scavo all’interno del cuscino.
Una volta creato il cuscino possiamo aggiungere i bottoni che posizioneremo all’interno degli incavi. Per far questo creiamo un modello di bottone partendo ad esempio da un cilindro al quale daremo altezza 1.2 cm e raggio 2. Per evidenziarlo ho dato un semplice colore bianco al bottone come in Fig.03.
Fig.03
Ricordiamoci prima di proseguire di posizionare il verso della Z del bottone verso l’alto: per far questo, rendiamo il bottone oggetto modificabile quindi attiviamo a sinistra la modalità Asse oggetto e ruotiamo di 90° l’asse come in Fig. 04
A questo clicchiamo su Plugin > Easychesterfield > Buttoncloner; si crea in gestione oggetti un oggetto a forma di bottone. Clicchiamo su proprietà: per point selection clicchiamo sul tag selezione punto del nostro cubo. Per object to clone ovviamente sul nostro bottone.
Otterremo in corrispondenza degli incavi i nostri bottoni che possiamo ora posizionare all’interno degli stessi utilizzando l’opzione Offset . L’oggetto bottone originale lo possiamo nascondere in modo che non venga renderizzato. Fig.05
Una volta terminato potremo ovviamente assegnare all’oggetto la texture adatta.
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