IL VALORE SOCIALE DELLA CUCINA
Quanto è importante la cucina moderna nella nostra società? I programmi di cucina, pasticceria e similari spopolano nel palinsesto delle tv da ormai diversi anni. Non esiste canale che non abbia uno spazio dedicato al “food” declinato in decine di format diversi: programmi di ricette, preparazioni piatti territoriali, gare tra ristoranti, competizioni culinarie, reality show, streaming in diretta e altri ancora.
La cucina, intesa come l’arte dedicata alla preparazione del cibo ha ormai una miriade di sfaccettature ed il successo dei suddetti programmi è da ricercarsi non solo nel fatto che “mangiare” è uno scopo primario dell’essere umano ma soprattutto nella voglia dell’essere umano “evoluto” di differenziarsi nei gusti rispetto agli altri. Saper cucinare alcune pietanze, in modo ricercato ed originale, è diventato uno status, tale da dover essere raccontato ancor prima della sua creazione attraverso oggetti grandi e piccoli che circondano questa attività.
Cibi preziosi, cucinati da gadget preziosi, in cucine preziose. La desiderabilità del “buon cibo” si trasferisce in questo modo in qualcosa di più consistente: la cucina casalinga, luogo fisico per eccellenza dedicato al cibo, assume un ruolo sacrale dove celebrare il rito legato alla sua preparazione.
La cucina, luogo fisico, è da anni luogo di tendenza, dove potersi improvvisare chef con il beneplacito del lifestyle mainstream consacrato dal mezzo televisivo. E’ un luogo di charme e design che ha stabilito da sempre reciproche contaminazioni con il mondo professionale. Se nel secolo scorso le cucine industriali dei ristoranti avevano influenzato il design di alcuni marchi top del settore “home”, in seguito, stilemi e pratiche proprie della cucina casalinga hanno invaso con la loro “genuinità” il mondo professionale.
Il concetto di convivialità ha trovato corpo nelle cucine a vista dei ristoranti dove gli chef preparano ed organizzano i piatti sotto gli occhi dei commensali. La tendenza, da diversi anni, non solo nelle catene economiche del food, ma anche nei locali più prestigiosi, è tutta proiettata nello svelare prodotto e produttore. La cucina a vista, in alcune soluzioni è addirittura posta al centro della sala (Kitchen table a Londra ad esempio). Nelle abitazioni invece il discorso è più articolato.
Le cucine moderne nelle abitazioni
Efficienza, tecnologia e innovazione sono le regole con le quali più o meno tutti i produttori di cucine moderne si approcciano al mercato. Non credo però che le performance funzionali ed estetiche possano essere la sola metrica di paragone. Negli ultimi anni abbiamo avuto a che fare con profonde modifiche sociali e di costume legate anche alla diffusione delle diverse culture gastronomiche importate nel nostro Paese. Rituali di preparazione e consumo del cibo che influenzano gli spazi pubblici e privati nei quali questo cibo viene prodotto e servito. Per molte culture, così come lo è stato per la nostra per secoli, tutto ruota intorno al cibo, al suo gusto, agli oggetti per la sua preparazione ed a quelli per il suo consumo.
Anche da noi, la visione della cucina di oggi è globale ed abbraccia completamente sensi, idee e suggestioni provocate da questa “fusione” di apporti culturali multiformi. La cucina moderna o meglio la cucina contemporanea deve essere concepita e realizzata assolutamente in funzione del suo fruitore ma al contempo dinamica e sufficientemente flessibile per poter adattarsi alle mutevoli esigenze della società. Fino a qualche anno fa, la zona cottura e preparazione, separata dalla zona living era il male assoluto: gli spazi si fondevano in un unico ambiente dove la cucina era in bella mostra.
Gli stessi utensili da cucina meccanici ed elettrici erano posti a guisa di trofeo. Oggi, le due tendenze contrapposte sono l’ambiente unico che “nega” i mobili della cucina mitigandone aspetto e dettagli ed il ritorno della cucina separata dove è possibile mantenere un “sacro disordine” sena timore del giudizio altrui.
Come deve essere una cucina moderna?
Dal punto di vista concettuale, le proposte dei produttori sono assolutamente in antitesi: si può scegliere la “non cucina” dove i mobili contenitori, che celano gli elettrodomestici, sembrano rubati alla cabina armadio oppure soluzioni spiccatamente naif dove ritroviamo la “classica cucina moderna” (sembra un ossimoro) dove il materiale utilizzato o l’impugnatura dell’anta rivelano lo “stile” per la quale è stata pensata. Dal punto di vista formale le offerte sono quelle di sempre: lineare, ad isola o penisola, angolo etc. La cucina moderna con isola è sicuramente la soluzione più ricercata laddove ci sia lo spazio sufficiente per la sua installazione. E’ necessario considearare almeno 100 cm di distanza dell’isola dal resto della cucina: questa misura sale ad almeno 150 cm se siamo in presenza di isole collegate a piani con sgabelli.
Il concetto di modularità impone necessariamente delle scelte estetiche uniformanti. Se nel design di prodotto abbiamo visto negli anni uno sforzo importante che ha portato alla produzione di oggetti singolari, umoristici, colorati e giocosi, lo stesso non è avvenuto nella produzione dei mobili cucina. Il mercato ammette l’utensile irriverente ma solo se contestualizzato nella sicurezza di un ambiente serio e spesso ingessato. Le differenze tra i diversi produttori ovviamente ci sono ma, al di là delle scelte macro-estetiche in linea con il gusto attuale, la nostra scelta può essere guidata da alcuni fattori determinanti.
Valutare al meglio il contesto
Dimensioni e proporzioni della cucina
E’ fondamentale valutare con attenzione disposizione della zona cucina, metratura, aperture e spazio dedicato ad altri complementi. Fondamentale, per capire la tipologia (ad L, penisola, lineare etc) da inserire, è calcolare gli spazi utili per il movimento delle persone e per l’apertura comoda di tutte le ante dei mobili della cucina. Questi spazi dovranno sempre consentire un agile passaggio ad almeno due persone contemporaneamente.
Gli impianti tecnici
Nel design di interni le proporzioni nel progetto sono uno dei fattori fondamentali da considerare: per prima cosa è importante valutare con molta attenzione la presenza degli attacchi idrici, elettrici ed eventuale gas. Capire come posizionare i diversi moduli della cucina non può prescindere da questa valutazione.
Stessa cosa vale per la presenza dello scarico della cappa aspirafumi che dovrà essere il più possibile vicino alla piastra di cottura. Se non abbiamo spazio per un cartongesso ribassato dove eventualmente nascondere un tubo corrugato di prolunga (12/15 cm in genere), questa sarà una scelta obbligata. Attenzione anche alla presenza ed alla disposizione delle prese elettriche (che saranno “serventi” per il piano cucina e “passive” per gli elettrodomestici incassati).
Lo stile
La cucina moderna, non è uno spazio che differisce dall’abitazione per la quale la stiamo progettando. Come per gli altri ambienti di casa, materiali e “stile” dovranno essere in armonia con il concept di progetto. Questo perché, a priori, il progetto di interior è stato pensato per l’architettura che ospita gli spazi abitativi: difficile far coesistere, ad esempio, una cucina shabby con un appartamento in stile modernista dove materiali, linee e design parlano una lingua completamente diversa. E questo non ha nulla a che fare con lo stile “eclettico” che tanto vediamo sulle riviste di interior design: questo stile prevede l’utilizzo di “pezzi” unici, anche di epoca diversa, ma che hanno un fil rouge che può essere legato al materiale, al colore, al design nel suo insieme. Il consiglio quindi, è quello di scegliere lo stile di cucina più in linea con il resto dell’abitazione: è però importante ragionare sul fatto che la vostra cucina moderna durerà dei decenni rispetto al resto degli arredi che invece potranno subire cambiamenti più ripetibili nel tempo. Non per nulla, uno dei trend più in voga, è quello della cucina moderna in muratura dove, la struttura portante della cucina, è realizzata ad hoc: uno spazio unico e personalizzato. Queste cucine sono realizzate in cartongesso, blocchi in cls alleggerito o con pannelli di multistrato marino che vengono poi rivestiti da piastrelle, maioliche o finiture intonacate.
L’importanza dei dettagli nella cucina moderna
Le ante
Il materiale che sceglierai per le ante sarà il colore dominante della tua cucina moderna. Ci saranno dei componenti che, nel modello scelto, potranno essere con colore a contrasto oppure realizzati in altro materiale come il vetro. Nel complesso però la tua cucina avrà un colore principale che dovrà essere in armonia con quelli del pavimento e dei muri della stanza. Le ante possono avere maniglie applicate o incassate, oppure gole scavate nella parte superiore, dove poter inserire la mano per la loro apertura.
Il pannello nobilitato, di solito sui 16 mm- 18mm è utilizzato per la maggior parte delle cucine : possono essere in truciolare rivestito di un film melamminico (più strati di carta impregnata di resina) che riproduce una texture fotografica (venature del legno, soggetti in pattern, colore pieno, etc). Più preziosi ma anche più delicati sono i pannelli laccati: le ante “colorate” sono realizzate in un derivato del legno, chiamato mdf, che viene finito con una laccatura, opaca o lucida, del colore voluto. Le ante impiallacciate hanno uno spessore più corposo, di solito sui 20 mm, e sono realizzate rivestendo l’anta in materiale truciolare o mdf con dei fogli di “vero” legno, di solito rovere o noce. Questi pannelli possono essere anche colorati o trattati per esaltare in modo diverso le venature del legno. Le ante dei mobili in legno massello, sono realizzate utilizzando dei tavolati in legno, di diversa essenza, opportunamente tagliati: il legno massello consente cornici, lavorazioni e modanature particolari rendendolo ideale per le cucine più “tradizionali”. I moduli cucina che invece che riprendono lo stile delle cucine professionali sono realizzati, cosi come il piano di lavoro, completamente in acciaio lucido.
Il piano cucina
Il piano cucina, chiamato anche top cucina, è la zona dove avviene la preparazione del cibo e dove dovrebbe regnare la pulizia più assoluta. Deve essere realizzato in modo da evitare qualsiasi angolo non raggiungibile in fase di pulizia: facile da pulire, atossico, resistente agli urti ed ai segni provocati da utensili e stoviglie. Deve consentire il taglio degli alimenti senza usare necessariamente il tagliere, il possibile contatto di una pentola bollente o con agenti chimici aggressivi o schizzi di elementi acidi come il limone, il pomodoro o l’aceto. Dovrebbe essere senza spigoli vivi. soprattutto in presenza di bambini, per evitare problemi al corpo dovuti ad un contatto fortuito. Tradizionalmente i piani cucina venivano realizzati in marmo o pietra: il granito è stato per decenni un ottimo materiale di riferimento proprio per le sue caratteristiche di resistenza. Oggi i materiali disponibili per la realizzazione del top cucina sono davvero tanti. Si va dal laminato, alle pietre naturali fino a i compositi tecnici come il Corian, Laminam o Dekton. Ma è possibile averlo anche in agglomerato di quarzo o interamente in acciaio come per le cucine professionali. Ormai tutti i materiali sono molto prestazionali ed è difficile discriminarli per la funzionalità: vediamo però le diverse caratteristiche con pro e contro.
Laminato
Il piano cucina in laminato è costituito da un pannello in particelle di legno idrorepellente, rivestito da un foglio in laminato. Ha una buona resistenza ai graffi, agli urti, alle macchie e all’acqua. E’ un materiale che soffre se sottoposto ad alte temperature: meglio non appoggiare per sbaglio la padella arroventata per non ritrovarsi poi il segno della bruciatura.
Laminato HPL
Evoluzione del semplice laminato, il laminato HPL è un piano composto da strati di fibre di cellulosa unito a resine termoindurenti. Questi, sottoposti ad un applicazione simultanea di pressione e calore, danno vita ad un materiale non poroso, omogeneo e a cui è possibile conferire la finitura superficiale desiderata. Piacevole al tatto, grazie alla sua setosità, a differenza del laminato semplice è un materiale resistente, sia all’acqua che al calore eccessivo.
Okite e Agglomerato di quarzo
Nel mondo della cucina moderna i piani cucina in quarzo sono prodotti particolarmente resistenti ad ammaccature, graffi e urti. Uno dei marchi commerciali più noti è quello di Okite: i piani realizzati in questo materiale sono impermeabili e di semplice manutenzione, hanno una superficie non porosa che impedisce l’assorbimento di umidità e di cibi liquidi. Come accade per le pietre naturali i top cucina in quarzo sono sensibili agli acidi. Hanno generalmente una buona resistenza al calore.
Laminam
Il Laminam è un materiale ceramico innovativo in grado garantire un piano di lavoro resistente ad ogni tipo di stress meccanico e dalle indubbie qualità estetiche. Con questo materiale, dalle intrinseche qualità igieniche, è possibile realizzare formati importanti. Facile da pulire, sono sufficienti acqua calda e detergenti neutri; non teme agenti aggressivi come anticalcare o sgrassatori; E’ inattaccabile da agenti acidi come limone e aceto o alimenti colorati come vino e caffè ed è resistente agli shock termici, alla flessione nonché a graffi e abrasioni.
Dekton
Il Dekton® è una miscela composta da oltre 20 minerali naturali. Nel suo processo produttivo sono inseriti vetro, materiali ceramici e quarzo di altissima qualità. È l’ideale anche per un uso intenso dei piani lavoro, perché è in grado di resistere a graffi, urti, abrasioni, fuoco e calore, macchie di agenti chimici e acidi.
Corian
Uno dei primi materiali “sintetici” ad essere utilizzato in cucina. Il Corian, sviluppato da Dupont, è composto da resine duttili e facili da lavorare, in grado di dare vita a prodotti privi di giunture dove la forma non ha praticamente limiti grazie al processo di termoformatura. Utilizzato anche per diversi complementi d’arredo, questo materiale è igienico, facilmente pulibile e riparabile.
Acciaio
Il piano in acciaio ha una forte resistenza agli urti ed alla corrosione. Usato da sempre nelle cucine professionali, le intrinseche proprietà igieniche lo rendono particolarmente adatto al contatto con i cibi. Molto facile da pulire può però essere particolarmente sensibile ai graffi se trattato in maniera non idonea.
Gres Porcellanato
Il top cucina in gres porcellanato è composto da una miscela di materie naturali pressate e sottoposte a un processo di cottura ad oltre 1.200 gradi che lo rende resistente agli urti e agli sbalzi termici. Molto resistente ai graffi il gres porcellanato viene utilizzato soprattutto per le pavimentazioni sia civili che industriali. E’ in grado di riprodurre praticamente qualsiasi colorazione o texture anche naturale. Formidabile la resistenza al calore.
Marmo
Il marmo è un materiale naturale disponibile in numerose essenze, ognuna delle quali ha caratteristiche estetiche e prestazionali diverse. Di norma è un materiale più delicato del granito, proprio per le sue caratteristiche di pietra carbonatica – metamorfica più tenera e porosa delle rocce granitiche che invece hanno una struttura più compatta e resistente agli agenti chimici e meccanici. Utilizzato da sempre come piano da lavoro in diverse attività, il marmo lo ritroviamo in Italia in diversi punti di estrazione lungo l’intera penisola: dal marmo rosso di Verona, al Botticino fiorito, al marmo bianco di Carrara fino al travertino romano o al marmo verde di Taormina.
Nelle cucina, garantisce una superficie altamente igienica, in cui poter cucinare con tranquillità, ma sempre con una certa attenzione. Come detto, il marmo è più delicato rispetto al granito, un urto troppo violento potrebbe causare la rottura della lastra di marmo, mentre agenti chimici e sostanze acide sono in grado di macchiarlo per contatto anche in pochi minuti. Esistono però in commercio diverse soluzioni per la protezione, la manutenzione o il ripristino delle lastre rovinate.
Per i costi necessari alla ristrutturazione della cucina potete dare un’occhiata all’articolo Costi ristrutturazione case su questo blog
Gli elettrodomestici
La scelta ed il posizionamento degli elettrodomestici da incasso o esterni è generalmente la parte più complessa sulla quale ragionare nel progetto della cucina. Questo perché, a seconda dello spazio a disposizione dovremo fare delle scelte oculate ed in linea con il nostro modo di vivere la cucina. Inutile pensare a cantinette refrigerate o ad un abbattitore se avremo lo spazio per una cucina lineare di soli 3 metri.
Qualunque metratura abbiamo a disposizione, ragionando su elettrodomestici grandi e piccoli, dovremo quantomeno far rientrare i “fondamentali”: frigorifero/congelatore, forno, lavastoviglie e lo spazio per un microonde ed almeno un accessorio esterno (macchinetta del caffè, impastatrice, etc). Ricordiamoci infatti che dobbiamo lasciare sul piano di lavoro lo spazio necessario per poter preparare il cibo.
Frigorifero e congelatore
E’ l’elettrodomestico indispensabile per la conservazione del cibo fresco: per posizionare il frigorifero è necessario valutare un modello free standing o un modello ad incasso. La discriminante maggiore è legata ai componenti della famiglia: ci sono modelli enormi di frigoriferi free standing disponibili ad ogni prezzo. Per quanto riguarda i modelli incassati quando possibile è meglio non posizionarli vicino a fonti di calore: pur essendo ben isolati ed areati alcuni produttori sconsigliano infatti di posizionarli vicino al piano cottura e, soprattutto, al forno.
Valutate attentamente lo spazio dedicato al congelatore, in modo da non trovarvi pentiti soprattutto se amate avere sempre disponibili cibi congelati per un uso immediato.
Lavastoviglie
Che viviate soli o in una famiglia numerosa, la lavastoviglie è un elettrodomestico necessario: va posizionata vicino al lavello in modo da evitare lunghi tragitti con i piatti sporchi e gocciolanti.
Ne esistono di diverse misure proprio in base al numero dei coperti: dai 45 ai 90 cm troverete la versione che può andar bene per voi.
E’ utile anche per i single in quanto vi si possono nascondere i piatti che si è riusciti a lavare per tempo. Lasciarli sporchi nel lavandino oltre che essere indice di disordine è sicuramente antigienico.
Forno
Il forno è un elettrodomestico importante soprattutto per chi ama cucinare piatti piuttosto elaborati: il mio consiglio è orientarsi su un modello elettrico, posizionato a colonna a mezza altezza in modo da evitare di abbassarsi e piegarsi sulla schiena per il suo utilizzo.
Meglio optare per forni multifunzione, anche termo ventilati, in modo da poter cuocere più piatti contemporaneamente. In base al modello scelto avrete infinità di combinazioni legate anche alla tipologia di cibo da mettere in cottura: qui la scelta dipende proprio dal vostro modo di cucinare. L’importante è che abbia funzioni fondamentali come il grill e la modalità scongelamento cibi.
Alcuni consigli riguardano però la praticità d’uso del forno: verificate prima dell’acquisto di vedere bene attraverso il vetro del forno; che lo stesso sia ispezionabile e pulibile; che la lampadina del forno sia facilmente sostituibile in caso di bruciatura. Aspetto fondamentale è verificare la classe energetica del vostro elettrodomestico.
Piano cottura
Le scelte più comuni sono tra il classico piano a gas e quello ad induzione. Meno utilizzate invece le piastre elettriche. I pro ed i contro delle diverse soluzioni sono relative alla sicurezza ed alla economicità della risorsa utilizzata. Dal punto di vista prestazionale quelli ad induzione sono sicuramente i più avanzati: è possibile regolare velocemente l’esatta quantità di calore somministrata, sono dotati di timer e di piastre apposite per le diverse dimensioni delle stoviglie utilizzate. Facili da pulire, sono sicuri sia per la mancanza di gas sia per il fatto che non diventano roventi. Di contro necessitano di pentole con il fondo ferroso (ma ormai quasi tutti i produttori hanno a catalogo stoviglie che vanno bene per ogni tipologia di piano cottura), in quanto il calore è trasmesso appunto per “induzione” dalla piastra alla pentola tramite riscaldamento dovuto all’attivazione di un campo magnetico.
Cappa aspirante
E’ l’accessorio fondamentale del piano cottura. Quando possibile è sempre meglio optare per una versione che porti i fumi all’esterno dell’abitazione: in questo caso la cappa aspirante sarà quindi collegata ad una canna fumaria.
Pur essendoci modelli con filtri al carbone per la pulizia dei fumi (non collegati quindi all’esterno) è bene ricordare che il regolamento d’igiene di alcuni comuni non consente il loro utilizzo. Attualmente a disciplinare l’evacuazione dei vapori di cottura è la norma UNI 7129 2015 , che ha integrato la preesistente legislazione del 2008, adeguandola alle direttive europee.
La distanza minima tra il fondo delle pentole posizionate sul piano cottura e la superficie inferiore della cappa non deve essere inferiore a 50 cm per le cucine elettriche e 65 cm per quelle a gas. Il costo delle cappe sospese varia dai 300 € fino ad oltre 2000 €.
In produzione, troviamo, cappe per cucina moderna a vista o modelli inseriti nel pensile sopra il piano cottura, ed ancora quelli più attuali incassati nel piano cottura ad induzione. In questo caso esistono modelli completamente celati dal piano oppure “a torretta” che escono per catturare meglio il fumo prodotto dalla cottura dei cibi.
Il costo non è imputabile solo alla cappa aspirante ma all’intero gruppo del piano ad induzione e può variare dai 1500 € ai 4000 € per i modelli più sofisticati.
Cucine moderne: esempi
m.s.
Nessun Commento