Il PROGETTO DI INTERNI
Nel mondo della progettazione esiste un fastidioso equivoco che comporta, da una certa committenza, domande alquanto imbarazzanti. Domande del tipo “Quanto costa un render di interni?” oppure “Vorrei un render completo di un appartamento. L’appartamento non esiste. Riesce a farmelo?” o ancora “Quanto costa un render fotorealistico? Serve la pianta?”
L’equivoco nasce dal fatto che la maggior parte delle persone confonde l’esecuzione del render con il progetto d’interni.
Facciamo chiarezza. Un progetto d’interni non è “il render”. E, altrettanto semplicemente, un render, per quanto ben fatto, non è un progetto d’interni. Progettare interni è un’attività che deve essere fatta “a monte” dell’esecuzione del rendering di interni e che deve essere fatta da un professionista del settore dell’interior design.
L’immagine che viene comunemente chiamata “render” o “rendering” è la visualizzazione fotorealistica del progetto che sta a monte del processo di rendering. Senza il progetto degli interni, molto semplicemente, il render non può esistere.
Per fare uno o più render quindi, serve un progetto. Il progetto d’interni prevede competenze che derivano dall’essere architetti o interior designer. Il sapere fare dei render fotorealistici è invece una delle competenze tecniche che si possono acquisire nei Politecnici, nelle Accademie o negli Istituiti tecnici. Il fatto che, molto spesso, queste due attività coesistano negli stessi professionisti non vuol dire che non siano attività assai diverse tra loro che prevedono modi e tempi diversi di esecuzione.
Architettura e render
L’architettura degli interni prevede un iter progettuale che trae linfa dagli studi umanistici e scientifici dei professionisti citati; riguarda la capacità di interpretare gli spazi, di saper gestire materiali, forme e colori, di essere aggiornati sulle novità del mondo dell’arredamento, di conoscere le specificità dei diversi impianti tecnici e di saper ovviamente interpretare i desideri della committenza.
Eseguire dei render fotorealistici non ha a che fare col saper progettare uno spazio ma con conoscenze tecniche ed informatiche legate ai software utilizzati a tale scopo. Per poter eseguire dei render di un appartamento sono quindi necessarie piante e sezioni ( o meglio ancora il modello tridimensionale dell’edificio), le informazioni relative ai materiali utilizzati, le finiture, i colori e gli arredi previsti.
Se queste informazioni non ci sono allora servirà eseguire anche il progetto degli interni.
Il progetto ha un costo. Il render ha un costo.
Per conoscere le diverse tipologie di render potete visitare questa pagina di approfondimento. Per quanto riguarda invece la progettazione degli interni possiamo ora vedere quali siano i diversi step da seguire.
Come si affronta il progetto di interni?
Prima di tutto è necessario capire quale tipo di intervento si vuole effettuare. Uno dei problemi principali, quando si affrontano dei lavori edilizi, è capirne subito l’entità e le caratteristiche tecnico-burocratiche. Eseguire dei bellissimi render per progetti irrealizzabili non giova a nessuno.
L’esecuzione di lavori interni ad un’abitazione o ad uno spazio lavorativo, in base alla complessità degli interventi da effettuare, può essere svolta senza particolari richieste agli uffici preposti oppure può richiedere la presenza di un titolo abilitativo (cil, cila, scia, permesso di costruire) rilasciato dal comune dove l’immobile è situato.
La normativa di riferimento
La risposta a questa domanda è contenuta nella distinzione tra interventi di ordinaria e di straordinaria manutenzione. Nel primo caso l’iter burocratico è molto semplificato mentre nel secondo bisogna prevedere un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra) che affianchi il proprietario dell’immobile nel progetto e nella direzione dei lavori e che soprattutto si occupi di far rilasciare dagli uffici competenti il permesso necessario per procedere con i lavori. La normativa fa riferimento al testo unico in materia edilizia ( dpr 380/2011), alle modifiche apportate dal D.l. 16 luglio 2020 n.76, alle leggi regionali ed ai regolamenti edilizi dei singoli comuni. Per un approfondimento della normativa vigente potete far riferimento a questo articolo assai esaustivo. Vi ricordo che, essendo la materia in continua evoluzione, è bene documentarsi sui canali istituzionali e fare affidamento sul vostro professionista di fiducia.
Quali sono le fasi del progetto d’interni?
Una volta stabilita la tipologia degli interventi da effettuare, è necessario seguire un iter che consenta di procedere senza intoppi e, soprattutto, senza sorprese nella realizzazione degli interni. Se vi affiderete per il vostro progetto ad uno studio di progettazione d’interni come il nostro, conoscerete le cinque fasi principali che lo studio persegue. Queste, partendo dal cliente e arrivando alla definitiva realizzazione del progetto, formano il vero processo di interior design e si dividono in:
1 Fase empatica e strategica: di conoscenza del cliente e dello spazio da progettare;
2 Fase concettuale: viene elaborata l’idea portante del progetto;
3 Fase progettuale: si mettono nero su bianco gli aspetti tecnici e stilistici;
4 Fase esecutiva: una volta formulato il progetto d’interni si procede con la sua realizzazione;
5 Fase della direzione lavori: dove si verifica che il lavoro venga realizzato nel modo corretto.
In tutte queste fasi è sempre previsto il confronto con la committenza: non bisogna infatti dimenticare che, al di là degli aspetti legati alla progettazione, è “la persona” la vera protagonista di tutto questo processo.
Siamo persone che progettano per altre persone. Il nostro studio potrà assistervi sia per progetti di interni che di visualizzazione e rendering.
Se volete approfondire le fasi del progetto d’interni troverete le informazioni necessarie a questo link.
m.s.
Nessun Commento