Il controsoffitto in cartongesso è una soluzione veloce ed economica per intervenire in quelle situazioni dove si ha la necessità di modificare l’architettura di un vano modificandone l’altezza in maniera omogenea o discontinua. Questa non è l’unica tecnologia per la realizzazione di controsoffitti ma è quella che garantisce maggior libertà espressiva rispetto ad esempio ai controsoffitti modulari “finiti” dove il vincolo è legato alle dimensioni dei pannelli. I pannelli in cartongesso possono essere infatti tagliati a misura, tinteggiati e decorati come qualsiasi altra superfice della casa.
Le controsoffittature in cartongesso consentono soluzioni architettoniche particolari, come volte, cupole o velette, ottenendo risultati sorprendenti con tutti i vantaggi di un sistema costruttivo a secco, veloce nell’installazione, leggero e dalla grande flessibilità realizzativa. Essendo una tecnologia che prevede allo stato dell’arte finiture molto precise necessita di una perizia nella cura dei dettagli non indifferente: le imprese edili tradizionali molto spesso non realizzano i cartongessi preferendo subappaltare a ditte specializzate l’esecuzione di questi lavori.
Come è fatto un controsoffitto in cartongesso
Il termine cartongesso indica la composizione dei pannelli di rivestimento: si tratta di pannelli “sandwich” dove abbiamo generalmente due strati di cartone che contengono la lastra in gesso. A seconda delle necessità queste lastre possono essere di diverso spessore e natura in modo da poter essere utilizzate per la creazione di soffitti di cartongesso anche negli ambienti umidi (ad esempio utilizzando le idrolastre della Knauf).
Le dimensioni dei pannelli standard in cartongesso possono variare, anche se la larghezza resta fissa a 120 cm. Troviamo generalmente lastre da 120 x 200 cm e lastre da 120 x 300 cm. Lo spessore invece varia tra i 6 ed 20 mm anche se le lastre comunemente vendute in Italia sono quelle da 12,5 mm. Il peso delle lastre standard varia dai 7 ai 9 kg mentre quelle idrorepellenti o ignifughe, che generalmente hanno uno spessore maggiorato, può arrivare a 10 kg. Oltre a questi troviamo anche pannelli speciali per esterni o accoppiati a lastre di materiali isolanti.
La tecnologia costruttiva per la controsoffittatura in cartongesso è sostanzialmente la stessa utilizzata per la realizzazione delle pareti in cartongesso: si utilizzano a seconda degli ambienti e dell’altezza del controsoffitto, montanti in alluminio o legno per la struttura e dei pannelli o doghe in cartongesso per il rivestimento. Va da se che, una volta realizzato il controsoffitto, il soffitto preesistente non sarà più visibile. I soffitti in cartongesso, quando serve, possono essere però dotati di botole per l’ispezione della zona sovrastante.
Controsoffitti: tipologie
Esistono almeno tre diverse tipologie di controsoffitti moderni: i sistemi di controsoffittature in aderenza al solaio superiore (la tecnica che tratto in questo articolo) , i controsoffitti sospesi e le strutture autoportanti, cioè fissate solo alle pareti laterali, senza un’ulteriore sospensione al soffitto. I controsoffitti in cartongesso moderni si possono dividere in:
Un controsoffitto in aderenza è costituito da un’orditura metallica, montata direttamente alla soletta di laterocemento superiore, mediante appositi ganci di connessione, su cui si dovranno fissare le lastre che andranno a comporre la controsoffittatura. Questa soluzione consente di incrementare in maniera considerevole le prestazioni termico acustiche del soffitto tramite l’utilizzo di speciali lastre di cartongesso dotate di materiali fonoassorbenti direttamente accoppiati. E’ una soluzione obbligata quando non si possa utilizzare la soluzione “sospesa” per via delle altezze minime da rispettare.
Un controsoffitto sospeso è formato invece da un sistema di elementi di sospensione e di supporto, i cosiddetti pendini in acciaio che vengono fissati, con specifici tasselli, al solaio superiore, così da sorreggere l’intelaiatura metallica o lignea in alluminio. E’ la soluzione prediletta negli uffici e ambienti di grandi dimensioni in quanto consente intercapedini importanti dove poter far passare canalizzazioni per il riscaldamento, il raffreddamento e impianti tecnici sempre più presenti nelle architetture contemporanee.
Nei controsoffitti autoportanti, invece, la struttura metallica di sostegno non si collega al soffitto, ma soltanto alle pareti laterali, attraverso dei profili guida perimetrali. E’ una soluzione interessante quando la distanza dal solaio è molto importante. Oppure, quando è necessario sfruttare i muri laterali perché, ad esempio, il soffitto in travi lignee non consente per motivi vari di essere ancorato ad un ulteriore “peso”.
Controsoffitti in cartongesso: come realizzarli
Poiché la realizzazione del controsoffitto in cartongesso prevede evidentemente la diminuzione dell’altezza utile di una stanza è importante progettare bene gli ambienti prima di decidere la sua installazione. Nelle abitazioni civili, le altezze minime delle stanze devono essere (dm 5/7/1975): 2,40 m per corridoi, disimpegni, bagni, ripostigli e soppalchi. 2,70 m per tutti gli altri ambienti della casa.
Per la posa in opera sarà necessario disegnare la pianta del locale e studiare la ripartizione dei pannelli che potranno essere poi tinteggiati. Durante questa fase bisogna prevedere dove e quali dispositivi applicare sui pannelli (bocchette, sprinkler, carichi appesi..). Disegnata la planimetria, si ripartiranno i pannelli partendo dal centro del locale verso le pareti perimetrali.
Vantaggi del controsoffitto in cartongesso
Si sceglie di controsoffittare, completamente o parzialmente, un solaio nuovo o preesistente per svariati motivi:
- Altezza dei vani: L’altezza del locale è troppo elevata e si vogliono migliorare le sue prestazioni termico acustiche “diminuendo” il volume d’aria che necessita di riscaldamento e/o raffreddamento. Il ribassamento in cartongesso è una soluzione sicuramente veloce e vantaggiosa.
- Copertura preesistenze: Si vuole nascondere un solaio ammalorato o con dei difetti che, previa verifica della staticità da parte di un tecnico abilitato, non necessita però di immediata sostituzione (attenzione però alle possibili muffe che, se presenti, prolifereranno indisturbate nell’intercapedine tra i due solai)
- Illuminazione: Il progetto di interior design prevede il posizionamento di corpi illuminanti, quali faretti o strisce led, per illuminare in modo diverso le zone sottostanti. Oppure si vuole creare volutamente del “movimento” nella sezione della stanza per spezzare visivamente soffitti troppo alti ed estesi.
- Impianti: Ci sono necessità tecniche per semplificare il passaggio di condutture dedicate agli impianti di condizionamento dell’aria, idraulici ed elettrici. In tal caso le lastre in cartongesso potranno ospitare oltre ai corpi illuminanti anche le bocchette per i sistemi antincendio, le bocchette di areazione del locale, sensori etc.
Il cartongesso nel design degli interni
Il cartongesso, come visto, è un materiale che consente di ideare, progettare e realizzare soluzioni di interior design assolutamente uniche ed interessanti. Il mio consiglio però è quello di non esagerare, limitando la “scelta” progettuale. Non cercate di inserire “tutto” ricercando controsoffittature particolari a tutti i costi. Il controsoffitto riflette la pianta della vostra abitazione; cercate di focalizzare l’attenzione su quello che è possibile fare senza creare troppi dislivelli. E’ interessante infatti definire nuove zone semplicemente utilizzando l’altezza del controsoffitto evitando però l’effetto “cornici” concentriche. Limitate la decorazione utilizzando dei tagli strategici dove inserire le strip led: queste potranno essere colorate e le potrete gestire al meglio in assonanza con i colori delle pareti.
Illuminazione con il cartongesso
Il cartongesso, sia in fase di progetto ex-novo che di ristrutturazione, è in grado di sostituire egregiamente la muratura tradizionale soprattutto quando si vogliono creare particolari effetti scenici. Sia nelle pareti che nella controsoffittatura a cartongesso, è in grado di offrire il supporto adatto ad esempio per l’illuminazione a faretti o strisce led consentendo giochi di luci difficilmente raggiungibili in altro modo. Il soffitto in cartongesso può essere infatti facilmente tagliato in base alle esigenze progettuali. Con i cartongessi soffitto e pareti possono essere progettati da zero proprio in funzione dell’illuminazione. Senza ricadere nel tradizionale faretto tondo o quadrato un po’ démodé, con l’ausilio di velette o binari molto stretti è possibile creare “tagli” di luce scenografici e funzionali allo stesso tempo. Nei controsoffitti particolari i dettagli sono fondamentali e devono essere realizzati a regola d’arte: non sono consentite sbavature o peggio ancora rattoppi e stuccature evidenti.
Il vantaggio del sistema costruttivo a secco, consente proprio di realizzare in modo veloce un soffitto in cartongesso con led scegliendo la tipologia più corretta per i diversi ambienti: una luce diretta affidata a faretti per il piano cucina o il bagno, velette con luce diffusa per il living e le camere da letto, strisce led per definire e disegnare zone particolari della casa o piccoli spot per illuminare a terra gradini o elementi architettonici di rilievo.
La luce può tagliare indisturbata soffitto e pareti e proseguire anche nel pavimento grazie ai profili ad incasso adatti al calpestio. E’ chiaro che il progetto illuminotecnico deve essere fatto contestualmente al progetto architettonico e a quello degli impianti in modo da favorire al massimo l’integrazione di questi sistemi illuminanti.
Se per faretti e strip led non ci sono problemi, bisogna invece fare attenzione quando si voglia utilizzare un lampadario a soffitto: è necessario valutare attentamente il peso e la modalità di aggancio del lampadario. In alcuni casi, in presenza di carichi particolarmente gravosi, è necessario bypassare il cartongesso e vincolarsi, con appositi agganci, al soffitto in laterocemento.
Arredare con il cartongesso
Come detto, il cartongesso, grazie alla sua duttilità ed economicità consente davvero di risolvere velocemente alcune situazioni ingestibili in altro modo. Uno dei plus di questo sistema di costruzione a secco è sicuramente quello di poter creare e definire nuovi spazi all’interno delle nostre abitazioni. E’ possibile infatti utilizzarlo per creare pareti di separazione di diversa altezza, nicchie, vani e mensole a sbalzo per ogni ambiente. Si possono creare vere e proprie librerie incastonate nei muri di casa oppure utilizzarlo per creare scenografici spazi per il camino o la zona TV. E anche nel controsoffitto sarà possibile ricreare nelle zone ribassate spazi per i libri o, addirittura vani chiusi da ante da sfruttare allo stesso modo degli armadi.
Tinteggiare il controsoffitto in cartongesso
Il controsoffitto in cartongesso si può tinteggiare utilizzando delle pitture specifiche oppure pre-trattandolo con del fissativo isolante. Le operazioni da seguire sono molto semplici e differiscono poco dalla normale imbiancatura delle pareti in muratura. Per un buon risultato sarà opportuno procedere con:
- Levigatura della superfice del soffitto con stucco e carta abrasiva in modo da togliere ogni asperità
- Pulizia della superfice con un panno umido e conseguente stesura dell’isolante con pennellessa o rullo per uniformare la superfice
- Dopo almeno due ore procedere con la prima mano di idropittura traspirante o lavabile utilizzando il rullo
- Dopo tre/quattro ore procedere con la seconda mano
Per la scelta delle tinte, se volete dei consigli sui colori da abbinare potete leggere questo articolo dedicato ai colori pareti casa.
Esempi di controsoffitto in cartongesso
In queste immagini potrete trovare delle fonti di ispirazione per le vostre controsofittature in cartongesso moderne, controsoffitti con velette, cartongessi particolari ed alcune soluzioni decorative e funzionali descritte nell’articolo. [cf. Pinterest]
m.s.
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